– fa stato il discorso orale –

“Care amiche e cari amici delle Colonie dei Sindacati,

porgo a tutte e tutti voi un cordiale saluto a nome del Consiglio di Stato e mio personale e vi ringrazio di cuore per avermi invitato ai festeggiamenti per i 100 anni delle Colonie dei Sindacati.

100 anni sono un traguardo davvero notevole che merita tanta ammirazione e soprattutto gratitudine e riconoscenza. In 100 anni quante bambine e quanti bambini, quanti giovani animatori e volontari hanno potuto vivere un periodo di colonia!

L’esperienza delle colonie di vacanza, intese come contesti di vita comunitaria che offrono attività educative, ricreative e di socializzazione, sono molto preziose e offrono stimoli unici che consentono ai bambini e ai giovani di sviluppare la loro personalità. Era vero 100 anni fa ed è ancora vero oggi!

Sebbene i soggiorni durino poche settimane, le colonie di vacanza residenziali permettono a bambini e ragazzi (oltre duemila, quest’anno) e ai giovani (oltre mille tra animatori e volontari) di accrescere la propria autostima, la solidarietà, la capacità di esprimere le proprie idee, argomentare e difendere le proprie opinioni e ad accogliere quelle degli altri, rafforzando la propria personalità. All’interno dei gruppi, i bambini e i giovani sviluppano il loro senso di responsabilità confrontando i propri comportamenti, le loro rappresentazioni e i loro valori con gli altri, imparando a collaborare con i propri pari, ad affrontare e risolvere i conflitti e a convivere con la diversità, sperimentando, nel contempo, nuove forme di libertà.

La vita in colonia contribuisce al benessere dei bambini e dei giovani, così come alla cittadinanza attiva, grazie al senso di responsabilità che sviluppano giocando all’interno di un gruppo. La colonia è un’esperienza di vita collettiva che favorisce il delinearsi dell’unicità e dell’autonomia delle bambine e dei bambini. In un mondo sempre più connotato dall’individualismo, dalle disuguaglianze e dall’indifferenza, le colonie nutrono il valore della comunità. L’arricchimento e i cambiamenti che può generare questa esperienza sono davvero impressionanti.

La vita comunitaria genera sentimenti positivi, come il rispetto reciproco, la fiducia e l’ottimismo!

L’autenticità della vita collettiva, il contatto con la natura e le esperienze straordinarie che si possono vivere durante una colonia, sono ingredienti preziosi per il benessere e la qualità di vita, nel presente e nel futuro.

Questo aspetto era importante in passato, ma lo è tutt’oggi, anche come ricerca di un altrove più sano e naturale in un contesto sempre più urbanizzato, frenetico e digitalizzato.

Per questo, il valore rigenerante e ricreativo, nel senso più profondo del termine, è fondamentale oggi più che mai. Un’esperienza come questa lascia un segno indelebile nella memoria, e il ricordo piacevole è la linfa preziosa che aiuta ad affrontare la vita quotidiana, in particolare quando viviamo momenti complicati e difficili. Le colonie di vacanza contribuiscono a equipaggiare i bambini e i giovani delle necessarie risorse per far fronte alle sfide della vita, ricordandoci il valore e il piacere dello stare insieme e di sentirsi parte attiva della comunità.

Il benessere e la partecipazione dei bambini e dei giovani alla vita sociale, culturale e politica del nostro Cantone sono una priorità per il Governo. Favorire la coesione sociale offrendo a tutti, in particolare alle persone più fragili le medesime opportunità, è una sfida complessa che però siamo tutti chiamati a cogliere. In questo senso, le colonie racchiudono un valore inclusivo per tutti i bambini e i giovani, anche quelli più vulnerabili, con bisogni particolari e con un’esperienza migratoria.

In un contesto storico caratterizzato dall’onda lunga delle conseguenze negative correlate alla Pandemia, da guerre, dalle dinamiche migratorie che si innescano, dall’emergenza climatica e dalle incertezze legate al futuro, le colonie di vacanza contribuiscono in modo significativo a far fronte a queste situazioni di crisi, dando una risposta concreta.

Per esempio, le proposte di attività creative e di scoperta, come pure le esperienze nella natura, contribuiscono a identificare e rafforzare le competenze di cui ognuno è portatore, a stimolare interessi e passioni, a sviluppare il rispetto per l’ambiente che ci circonda.

Nel corso degli ultimi anni, il Governo ha sostenuto con convinzione il settore delle colonie di vacanza contribuendo a restituire ai bambini e ai giovani il loro diritto di giocare insieme dopo un prolungato periodo di confinamento, ad accogliere ragazze e ragazzi in fuga dai loro paesi di origine, favorendo la loro inclusione sociale.

Sul piano normativo, è in corso l’elaborazione del messaggio governativo per l’aggiornamento della Legge giovani e legge colonie. L’importante processo intrapreso con gli enti e i portatori di interesse, consente di disporre di un disegno di legge ampiamente condiviso che consentirà di sviluppare delle innovative politiche dell’infanzia e della gioventù nel nostro Cantone, rafforzando ulteriormente il “movimento delle colonie di vacanza” a fianco dei mutevoli interessi e delle nuove esigenze delle giovani generazioni.

Nate come “atto di carità per il recupero fisiologico dei fanciulli poveri”, le colonie di vacanza sono state successivamente riconosciute come “un aiuto sociale indirizzato alle classi meno abbienti”. Grazie allo sviluppo dell’educazione attiva e l’impulso formativo dei Cemea (Centri d’esercitazione ai metodi dell’educazione attiva) e al supporto del Cantone, hanno iniziato a rispondere sempre meglio alle esigenze delle bambine e dei bambini come momento di educazione sociale da affiancare alla famiglia e alla scuola. L’importante contenuto pedagogico evidenzia il loro valore educativo, culturale e sociale anche per affrontare e superare i momenti di crisi e le complesse sfide che ci riserva il futuro.

L’esperienza della colonia non ha benefici solo per gli ospiti, ma anche per le persone come voi che hanno animato e continuano ad animare le attività.

L’impegno, la passione e la professionalità di centinaia di volontarie e volontari, sono davvero preziose: occorrono persone speciali che siano liete di offrirlo con competenza, generosità e dedizione. Persone come voi che – oggi come nel passato – ci consentono di celebrare l’importante traguardo dei 100 anni delle Colonie dei Sindacati.

Tengo a sottolineare che tutto ciò che fate è basato sul volontariato. Per questo, esprimo il mio profondo pensiero di stima, gratitudine e riconoscenza a tutte le volontarie e a tutti i volontari, in particolare ai giovani che consentiranno di dare continuità all’impegno educativo in questo settore. Animare una colonia non è unicamente un servizio; per gli animatori di ieri, di oggi e di domani, la colonia rappresenta un’occasione privilegiata di apprendimento e di crescita personale. Accogliere e prendersi cura delle persone significa sviluppare la capacità di riconoscere e rispondere alle esigenze di ciascuno e accrescere un valore che oggi conta più che mai: l’altruismo. L’ambiente familiare che si crea in una colonia genera un’atmosfera positiva e costruttiva che stimola a fare del proprio meglio. Essere animatore o animatrice significa mettersi in gioco e porsi al fianco delle persone per condividere sia gli inevitabili momenti di sconforto sia le entusiasmanti esperienze fatte di piccole e grandi conquiste.

In una colonia di vacanza, come in ogni esperienza collettiva, le scelte e le decisioni dei singoli contribuiscono al Bene comune.

Siete proprio voi, care animatrici e cari animatori che, attraverso il coinvolgimento diretto dei bambini e dei giovani, offrite la possibilità di assaporare i valori della vita collettiva e farli propri.

Fate tesoro dei sorrisi perché ricordano a tutti quanto sia gratificate mettersi generosamente a disposizione degli altri.

Tutto questo non sarebbe possibile senza di voi! Grazie veramente!

Voi siete l’anima delle colonie e il vostro impegno per offrire a tutti la possibilità di vivere dei momenti all’insegna della fratellanza e della solidarietà contribuisce concretamente a realizzare il Bene comune.

A nome del Consiglio di Stato e mio personale, ringrazio di cuore il Presidente delle Colonie dei Sindacati, Ilario Lodi, e tutte le persone che hanno permesso di costruire 100 anni di storia che avremo modo di ripercorre attraverso le preziose testimonianze fotografiche e personali che sono state raccolte per questa giornata. Grazie di cuore per la fiducia che riponete nei giovani animatori, per l’esempio di generosità e solidarietà che date e per rendere tutti partecipi e parte integrante della comunità.

Con tanta stima, profonda riconoscenza e gratitudine, vi auguro altri 100 stupendi anni di Colonia dei Sindacati, ricchi di entusiasmo e soddisfazioni!

Buona festa a tutti e buon compleanno! “

Raffaele De Rosa, Consigliere di Stato

Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità