Graffiti in “Casina”
Cosa sarebbe la Colonia senza la sua “Casina”? Dall’esterno sembrerebbe solo un vecchio prefabbricato, ma non appena ho varcato la sua soglia mi sono reso conto che ogni centimetro di muro era storia: storia di amicizie, di avventure, di passioni, di estati importanti. Si dice che “i muri ascoltano”, ma in questo caso i muri ascoltano, registrano e parlano. È tradizione che ogni anno gli ospiti lascino in custodia ai muri traccia scritta del loro passaggio. Quindi per rinnovare la tradizione mantenendo la memoria prima di aggiungere un nuovo graffito i ragazzi hanno dovuto chiedere la perizia di Gengy, il Decano della Casina, in modo da trovare il posto adatto per porre un nuovo graffito, che divverà forse, con il passare del tempo, un tesoro emotivo.
Nacondino mimetico in pineta
Nascondino! Tra i giochi preferiti di ogni bambino. Ma qui siamo con i grandi, si gioca sul serio e questo nascondino non è per nulla banale: anche questa volta la coordinatrice dell’animazione l’ha pensata bella! Primo, ci si sposta nella pineta, in mezzo alla natura; poi, per nascondersi occorre mimetizzarsi, per fare punti occorre fare scoprire i compagni nascosti ai monitori che saranno come droni teleguidati grazie a delle radio ricetrasmittenti… mica male! L’importante in questi casi è sempre quello di rispettare attentamente le consegne di sicurezza date dai nostri monitori, per evitare magari di farsi male per niente.
Proposte di attività autogestite
Ci siamo: cala la notte, giungono le tenebre. In casina, l’atmosfera è un po’ spettrale. Quale condizioni migliori per un po’ di sana suspence? A condurre questa sera l’animazione sarà il primo gruppo di adolescenti. Si sono preparati e hanno proposto un grande classico dal nome francese, protagonista di molte serate in tutte le colonie e i campi estivi: LOUP-GAROU. Chi non lo conosce? Un narratore conduce il gioco sul filo del fantasy-horror perché si tratterà di capire chi di notte (ad occhi chiusi) è il lupo mannaro che miete vittime nel villaggio di indifesi contadini. Per fortuna è solo un gioco, un vero classico.